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Laboratorio teatrale

Nasce dall’idea di cinque fisioterapiste per dare l’opportunità a pazienti con malattia di Parkinson di misurarsi con richieste che vadano oltre l’ambito puramente riabilitativo.

Il laboratorio di teatro è nato agli inizi del 2019; Gigliola, una delle fisioterapiste ha avuto la brillante idea di coinvolgere i pazienti con malattia di Parkinson in questa attività per provare a stimolarli con qualcosa che non fosse solo motorio ma che unisse l’uso della voce, la memoria, il gesto e tanto altro.

L’aiuto per la realizzazione di questo progetto ci è venuto dalla regista e attrice Franca Tragni che conoscevamo e di cui sapevamo la grande professionalità ed esperienza ma soprattutto la particolare sensibilità. L’idea si è concretamente realizzata grazie anche all’appoggio dell’Unione Parkinsoniani di Parma e, in seguito, al supporto del Lions Club Farnese di Parma.

Nel 2019 quando siamo partiti eravamo 5 fisioterapiste e 8 pazienti e ci incontravamo un’ora e mezza tutte le settimane affidandoci totalmente alla nostra regista.

La Tragni di volta in volta ci ha stimolato a scrivere o ad improvvisare, ci ha chiesto movimenti, gesti finalizzati e non, balli, sequenze motorie e, mano a mano che passavano i martedì, siamo entrati sempre più in sintonia e a nostro agio sebbene il gruppo fosse eterogeneo, consci di avere uno scopo comune. Affrontavamo le richieste della regista tutti alla pari proprio perché lì non c’erano pazienti e fisioterapiste ma solo attori… o quasi.

Il laboratorio del 2019 ha dato vita allo spettacolo BREVI MANU, completamente scritto da noi, che è andato in scena in maggio al Teatro Maria Luigia di Parma.
Successivamente abbiamo replicato nei teatri di Fidenza, Corcagnano, Parma, ma anche nel territorio reggiano, quali Cadelbosco di Sopra e Castelnuovo ne’ Monti, sempre con successo di critica e di pubblico. Mentre il 2023 è stato l’anno di nascita del secondo spettacolo dal titolo SOLO BAGAGLIO A MANO, ospitato nei teatri di Parma e Soragna e che avrà modo nel tempo di esprimersi, migliorarsi ed evolversi.

Ma il successo più grande rimane al di qua del sipario: infatti se lo scopo che ci eravamo date in forma totalmente sperimentale era quello di attivare o riattivare competenze legate alla respirazione, all’equilibrio statico e dinamico, consapevolezza del corpo nello spazio, alla coordinazione, all’ottimizzazione del tono posturale, ma anche alla comunicazione verbale e alla modulazione del volume e del tono della voce, durante il laboratorio abbiamo ottenuto molto di più. Abbiamo visto i nostri pazienti andare oltre i loro limiti, non tirarsi mai in dietro, sperimentare cose nuove, migliorarsi nelle performance, lasciarsi andare, mettersi a nudo e noi terapiste abbiamo conosciuto la persona al di là della malattia, cambiando profondamente l’approccio al paziente durante il lavoro in palestra.

Il laboratorio teatrale ha cambiato tutti noi: da 5 fisioterapiste e 8 pazienti ci ha trasformato in una compagnia…i Tremanti di passione.

2

SPETTACOLI

10

REPLICHE

5

TEATRI

1900

SPETTATORI

Cosa dicono di noi

"Ho ritrovato in quei discorsi tutti i miei spazi, quelli della notte, degli incubi che i farmaci non riescono a spegnere ma solo addormentare. Ho ritrovato in quei gesti i tempi della mia giornata, il fluttuare della malattia che con i suoi alti e bassi ti piega ai suoi ritmi, sempre più lenti e faticosi."
ANGELO E LIDIA
"Dicono che le benedizioni attraversino sette pareti, ebbene, per me questa serata  è stata una benedizione perché ha riacceso il lumicino della speranza e della fede che sempre dobbiamo tener acceso per noi e per chi ci vuol bene."
ANGELO E LIDIA
"Nel viaggio della vita una piccola sosta in una stazione piena di viaggiatori entusiasti che in teatro fanno vivere emozioni intense, sorrisi e risate. Sempre pronti con la loro valigia piena di progetti e di amore per la vita. Per noi spettatori la gioia di essere lì e di condividere questo momento. Se vi capita, seguite le loro tracce."
FEDERICO CECCARELLI
"Grandissimo lavoro su corpo, mente e cuore di chi recita e di chi assiste allo spettacolo.
Una iniezione di tragica consapevolezza e amore per la vita e i suoi assurdi aspetti."
GIOVANNA MANTI
"Uno spettacolo teatrale che non lascia spazio a convenevoli e false amicizie. Ti entra dentro e basta, e lo fa senza chiedere permesso...come la malattia."
LUCA MAESTRI
"Temi scomodi per l'anima, spesso affrontati con benevola compassione, sono stati invece proposti in un concentrato di delicatezza, sensibilità, poesia, ironia, rabbia, dignità, paura, meraviglia, determinazione, a tratti anche disperazione, ma soprattutto come un immenso manifesto di amore per la vita."
GIUSEPPE SCANDICCI
"Profondo, diretto, senza sconti per nessuno ma poetico e con un forte messaggio: la forza della relazione, la voglia di vita, la dignità della sofferenza, il dolore dell'incomprensione, la rabbia verso una malattia non voluta, la richiesta di rispetto e comprensione, l'ironia per affrontare meglio il dolore."
MARIA ROSA TOZZI
"Volevo rinnovare i complimenti per lo spettacolo a Massimiliano e al resto della troupe. È stato molto emozionante , ho pianto perché ho rivisto la mia mamma nelle gestualità ma anche nella forza. Anche lei non si è mai arresa, ha sempre lottato contro il mostro P. È stato un esempio per tutti noi. Lo spettacolo ci ha stappato anche sorrisi e risate. Grazie per il lavoro meraviglioso."
SABRINA GALVANI
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